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Berna chiede «certificato e rimborso dei test» fino all’estate del 2024

27 Aprile 2022

Il Consiglio federale propone che alcune disposizioni della legge Covid-19 vengano prorogate anche dopo il 2022. «Sono misure pensate per permetterci di affrontare future ondate stagionali di SARS-CoV2», precisa il Governo. La richiesta è stata inviata in consultazione ai Cantoni, mentre l’ultima parola l’avrà il Parlamento.

L’emissione di certificati sanitari, il rimborso dei test e il sostegno allo sviluppo di medicamenti anti-coronavirus devono essere possibili anche dopo il 2022. È quanto ritiene il Consiglio federale che chiede di prorogare fino all’estate del 2024 alcune disposizioni della legge Covid-19.

Queste misure sono pensate per permettere al governo di affrontare future ondate stagionali di SARS-CoV-2. Le proposte sono per il momento inviate in consultazione ai Cantoni, fino al 9 maggio, mentre l’adozione del messaggio a destinazione del Parlamento, che avrà l’ultima parola, è prevista prima della sessione estiva.

Con la revoca, il primo aprile, di tutti i provvedimenti adottati per combattere il coronavirus si è tornati alla «situazione normale» ai sensi della legge sulle epidemie. La validità della maggior parte delle disposizioni presenti nella legge è limitata al 31 dicembre 2022. Berna vorrebbe però disporre anche in futuro degli «strumenti di comprovata efficacia» utilizzati per far fronte all’epidemia.

Il Consiglio federale si riferisce in particolare al Covid-pass, che deve poter continuare a esistere per garantire la libertà di viaggio a livello internazionale. Lo stesso dicasi per le competenze in materia di promozione dello sviluppo di farmaci anti-covid-19 e per la protezione dei lavoratori a rischio.

L’esecutivo vorrebbe anche prorogare, nella legge sulle epidemie, la base legale dell’app SwissCovid. Si dovrebbero infine anche prolungare la validità delle disposizioni nel settore degli stranieri e dell’asilo e i provvedimenti da adottare in caso di chiusura delle frontiere per assicurare la libertà di circolazione dei lavoratori frontalieri.

Il governo vuole anche che i costi dei test Covid-19 continuino a essere assunti dalle autorità. Dal prossimo anno, e fino a metà 2024, non sarebbe però più la Confederazione a pagare ma i Cantoni. Quest’ultimi potranno definire autonomamente i tipi di test da finanziare. In proposito la Confederazione fornirà semplicemente delle raccomandazioni.

Non necessitano invece di una proroga le basi legali per gli aiuti finanziari e i provvedimenti per i casi di rigore.

Fonte: Tio.ch

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