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«Allentamenti graduali, non è ancora la fine»

11 Febbraio 2022

Lukas Engelberger, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità, propende per un’abrogazione graduale delle restrizioni: «Da un punto di vista sociale o psicologico, questa soluzione è migliore»

Il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, si aspetta «un primo passo importante» nell’allentamento delle misure anti-COVID già dalla prossima settimana. «Il secondo seguirà qualche settimana dopo, se necessario», afferma in un’intervista pubblicata oggi dai giornali in lingua francese del gruppo Tamedia.

Engelberger propende per un’abrogazione graduale delle restrizioni. «Da un punto di vista sociale o psicologico, questa soluzione è migliore». «Togliere tutte le limitazioni in una volta darebbe l’impressione che sia la fine» della pandemia, osserva.

Il responsabile del Dipartimento della sanità di Basilea Città ricorda che attualmente in Svizzera un terzo dei test risultano positivi e si registrano circa 15 morti al giorno. «Dobbiamo evitare che le cifre riprendano a crescere». Una certa prudenza ci permetterebbe di osservare le conseguenze degli allentamenti e «di reagire se necessario».

Nella consultazione effettuata dal Consiglio federale, la maggioranza dei Cantoni si è espressa a favore di un rapido ritorno alla normalità, piuttosto che per una graduale eliminazione delle restrizioni. I piccoli Cantoni della Svizzera centrale (Zugo, Svitto, Uri, Nidvaldo, Obvaldo e Glarona) sono quelli che hanno più fretta. La maggior parte degli altri Cantoni è più cauta.

Le posizioni differiscono poi sull’obbligo di indossare una mascherina sui trasporti pubblici, nei negozi e negli ospedali. «Noto che i Cantoni che privilegiano l’opzione più rapida sono ancora a favore della mascherina in alcuni casi, come sui trasporti pubblici e negli ospedali», osserva Engelberger. «Il giorno in cui potremo toglierla dappertutto, sarà davvero un segno che il coronavirus è alle nostre spalle».

Per il monitoraggio dell’epidemia, il presidente della CDS auspica un sistema di sorveglianza più forte di quello Sentinella per l’influenza stagionale. «La segnalazione obbligatoria e l’isolamento dovrebbero rimanere in vigore», dice. E propone di mantenere anche una strategia di test «per avere la visione di ciò che sta accadendo e per essere in grado di reagire, se apparissero nuove varianti».

Fonte: Corriere del Ticino

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