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In Svizzera nove medici su dieci sono vaccinati

1 Novembre 2021

Il tasso di infezione è invece più alto rispetto a quello tra la popolazione, essendo esposti quotidianamente al virus – Il 60% dei dottori che lavorano in cure intense ha indicato di soffrire spesso di stress – Per la maggioranza «il vaccino è l’unica soluzione»

Poco più di nove medici su dieci sono vaccinati contro la COVID-19, cifra che supera la media della popolazione svizzera. Lo dice uno studio della Federazione dei medici svizzeri (FMH).

Tra giugno e luglio, il 91% dei medici ha detto di essere già vaccinato e il 4% prevedeva di farlo in tempi brevi, ha indicato oggi la FMH a Keystone-ATS. Il tasso di vaccinazione nel settore medico è significativamente più elevato della media nazionale che si situa al 63,7%. Tuttavia, siccome i medici sono particolarmente esposti al virus, il loro tasso d’infezione rimane alto. Nel periodo tra febbraio e luglio, questo raggiungeva l’8% nella popolazione e quasi il doppio, ossia il 15%, per i medici. Questi risultati vanno tuttavia presi con le pinze, precisa lo studio. I test per la COVID sono infatti più frequenti fra i medici.

La maggioranza dei professionisti della salute rimane convinta che soltanto la vaccinazione permetterà di tenere sotto controllo la pandemia. La pensa così l’88% dei medici in cure intense e l’80% di quelli che lavorano negli studi medici.

Maggior carico di lavoro

La pandemia ha anche avuto un impatto sulle condizioni di lavoro degli operatori sanitari. Il 37% dei medici in cure intense, rispetto al 23% dell’anno scorso, ha stimato che la seconda e la terza ondata hanno aumentato notevolmente la mole di lavoro, in particolare nella documentazione. Soltanto il 63% ha detto di poter svolgere adeguatamente i propri compiti quotidiani, rispetto al 71% del 2020.

Riguardo all’equilibrio tra vita privata e vita professionale, il 45% dei medici in cure intense lo ritiene buono, mentre il 60% ha indicato di soffrire spesso di stress. Questo tasso è lo stesso per i medici ospedalieri in psichiatria e passa al 50% nei dottori attivi nella riabilitazione.

Nonostante il carico di lavoro supplementare, la maggioranza dei medici ha giudicato la qualità delle cure prestate nel loro ambiente professionale come buone o molto buone. Fra gli psichiatri però soltanto il 66% condivide questa opinione, contro l’88% nel 2020. Questo calo potrebbe spiegarsi con l’aumento dei bisogni in questo settore durante la seconda e terza ondata, indica la FMH.

Lo studio si basa sulle dichiarazioni di 1.603 medici che hanno partecipato al sondaggio tra metà giugno e metà luglio 2021. Si tratta dell’undicesimo sondaggio rappresentativo sui medici condotto dall’istituto di sondaggi gfs.bern per conto della FMH.

Fonte: Corriere del Ticino

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