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E se bastasse una pillola contro il coronavirus?

23 Marzo 2021

Pfizer ha avviato i primi test clinici su un farmaco da assumere per via orale, mentre Oravax sta potrebbe avviare la prima fase dei trial clinici per una pillola-vaccino

Pfizer avvia i primi test clinici, quelli di fase 1, su una pillola contro il Covid. Lo riportano i media americani, sottolineando che gli studi pre-clinici mostrano una «potente» attività antivirale contro il virus. I test sul farmaco per via orale, chiamato PF-07321332, sono condotti negli Stati Uniti.

Inoltre, un vaccino contro Covid-19 in forma di pillola potrebbe entrare nella prima fase dei trial clinici quest’anno. Ad annunciarlo è l’azienda Oravax, che lavora sul prodotto, che in una nota stampa rende noto di prevedere di iniziare uno studio clinico nel secondo trimestre del 2021.

Il passaggio è solo la prima fase dello sviluppo di un vaccino, dopo i buoni risultati ottenuti in studi preclinici, che hanno mostrato una produzione di anticorpi dopo la prima dose. Se funzionasse, potrebbe comunque passare un anno o più prima che sia autorizzato per l’uso (Moderna e Pfizer hanno iniziato le loro prime sperimentazioni sull’uomo rispettivamente a marzo e maggio 2020).

Oravax è una joint venture di due società: la società israelo-americana Oramed e la società indiana Premas Biotech. Secondo quanto riferisce al Jerusalem Post Nadav Kidron, Ceo di Oramed, le società si sono collegate all’inizio di quest’anno e si sono subito rese conto di poter rivoluzionare il mercato.

«Un vaccino COVID-19 orale – evidenzia Kidron – eliminerebbe diverse barriere alla distribuzione rapida e su larga scala, consentendo potenzialmente alle persone di assumerlo in autonomia a casa. Potrebbe diventare ancora più prezioso nel caso in cui l’immunizzazione venisse raccomandata ogni anno come il vaccino antinfluenzale standard».

Il nuovo candidato vaccino Oravax prende di mira tre proteine strutturali del nuovo coronavirus, in contrasto con la singola proteina spike presa di mira tramite i vaccini Moderna e Pfizer, secondo quanto riferisce il Ceo di Oramed. In quanto tale, per Kidron «questo vaccino dovrebbe essere molto più resistente alle varianti COVID-19». I risultati del trial di fase 1 dovrebbero essere disponibili nel giro di tre mesi.

Fonte: Corriere del Ticino

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