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Vaccinazioni sempre più vicine ai cittadini

19 Gennaio 2021

Il farmacista cantonale, il capo della Sezione degli enti locali e il presidente dell’Ordine dei medici presentano le ultime novità sulla campagna di immunizzazione nel nostro cantone

Le autorità cantonali hanno organizzato oggi un momento informativo per un aggiornamento sulla campagna di vaccinazione, in particolare per quanto riguarda la vaccinazione di prossimità che sarà resa disponibile grazie alla collaborazione dei medici sul territorio e dei Comuni. Presenti all’incontro con la stampa sono stati Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, Marzio Della Santa, capo della Sezione degli enti locali, e Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici.

Molti gli anziani che già si sono annunciati

Il primo a prendere la parola all’incontro odierno è stato il farmacista cantonale che ha presentato la nuova tappa della campagna di vaccinazione: ossia la vaccinazione di prossimità. «In un primo momento abbiamo vaccinato gli ospiti delle case anziani, poi è stata estesa la possibilità di prendere appuntamento alle persone sopra gli 85 anni, e in seguito anche agli over 80», ha spiegato Zanini. «Tutti gli appuntamenti di chi si è annunciato sono stati fissati. Gli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in uno dei tre centri aperti (Rivera, Tesserete e Ascona), hanno la possibilità di annunciarsi comunque con la campagna di vaccinazione di prossimità». Questo non vuol dire potersi vaccinare nel proprio comune o dal proprio medico di fiducia, ha però precisato il farmacista cantonale, ma comunque più vicino a casa.

Dei 24.000 anziani over 80 che in Ticino vivono al proprio domicilio, sono circa 12.500 quelli che si sono già annunciati per la vaccinazione, ha poi precisato Zanini.

Differenze organizzative tra Pfizer e Moderna

Con il vaccino Pfizer, per una questione organizzativa, era escluso di agire in maniera più capillare sul territorio, ha spiegato ancora Zanini aggiungendo che l’arrivo del prodotto di Moderna renderà questa gestione un po’ più facile. «Questo non vuol però dire avere un servizio a domicilio», ha ancora precisato l’esperto. Chi tra gli over 80 non si fosse ancora annunciato, non avrà un appuntamento garantito nei prossimi giorni, ma è comunque invitato a farlo al più presto.

Il ruolo dei Comuni

A proseguire è poi stato Marzio Della Santa: «Ai Comuni spetta il compito di rilevare la domanda e sapere quanti cittadini intendono farsi vaccinare, inoltre organizzare il trasporto e la logistica degli spostamenti. Ai Comuni viene però anche chiesto di valutare quali sono gli spazi più idonei per fornire questo servizio». Il capo della Sezione enti locali ha poi tenuto a ringraziare le autorità locali per il servizio che svolgono di vicinanza al cittadino, soprattutto quello più anziano.

«Vaccinare a manetta»

«Inizio il mio intervento chiedendo comprensione ai miei colleghi perché stiamo mettendo in piedi qualcosa senza precedenti. Sono 109 i medici che hanno dato la propria disponibilità per vaccinare, tra questi abbiamo selezionato quelli che andranno poi sul territorio e nei comuni», ha detto poi Franco Denti aggiungendo di essere molto fiero di essere alla presidenza dei medici del cantone in questo momento e che lo scopo ora è «vaccinare a manetta».

I primi centri di prossimità e l’arrivo di nuove dosi

I primi comuni a muoversi in tal senso e a installare un centro di prossimità già prima del fine settimana saranno Mendrisio, Balerna, Coldrerio, Valle di Blenio, Faido, poi i centri cittadini di Lugano, Locarno, Bellinzona e lunedì dovrebbe provvedere anche Chiasso per il Comune e i dintorni, ha specificato Giovan Maria Zanini.

I primi giorni di febbraio arriveranno inoltre circa 14.200 dosi del vaccino Moderna, questo aumenterà ulteriormente la possibilità di vaccinare le persone. Se arrivasse presto anche il prodotto di AstraZeneca avremmo anche una terza possibilità oltre a Pfizer e Moderna e quindi meno rischi di imprevisti, ha detto ancora il farmacista cantonale.

Da aprile dosi per tutti

Per quanto riguarda la priorità di accesso al vaccino, ha continuato poi l’esperto, non è stata fissata dal Cantone, ma dalla Confederazione. Questa prevede di dare precedenza agli anziani. Quello che ha deciso il Cantone è stato di suddividere gli over 75 in tre fasce di età, vaccinando prima gli over 85, poi coloro tra gli 80 e gli 84 e in seguito verranno vaccinati gli anziani tra i 75 e i 79. «Umanamente non è facile agire in questo modo. Chi, come la maggior parte di noi, non ha vissuto la guerra, non ha mai dovuto vivere il razionamento di un bene necessario», ha detto Zanini aggiungendo però che a partire da aprile, secondo i piani, ci saranno dosi per tutti e «quel che spero – ha concluso il farmacista cantonale – è di poter vaccinare i malati cronici già durante il mese di febbraio».

Fonte: Corriere del Ticino

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