Il Ticino è terra di frontiera e in questo periodo di crisi in cui molte regole sono state stravolte dal Coronavirus, anche i confini in tutta Europa, Svizzera compresa, sono stati parzialmente chiusi per evitare il diffondersi dell’epidemia. Una situazione che anche in Ticino ha portato diversi disagi a famiglie distanti pochi chilometri e che oggi non possono più incontrarsi. Ora, man mano che i dati dei nuovi contagi stanno diminuendo un po’ ovunque nel Vecchio Continente, molti Paesi stanno affinando le proprie strategie per la riapertura graduale delle frontiere. In Svizzera, il primo allentamento riguardo alla chiusura dei confini nazionali è entrato in vigore lunedì 11 maggio. Tuttavia c’è forse stata un po’ di confusione al riguardo e la questione, va premesso, è abbastanza complessa. Rifacendoci alla F.A.Q. preparata dalla Segreteria di Stato della migrazione ecco qualche informazioni utile che possa chiarire la situazione.
Tra i vari allentamenti decisi a partire dall’11 maggio dal Consiglio federale quello forse più sentito riguarda i ricongiungimenti familiari. Da lunedì scorso, infatti, è di nuovo possibile il ricongiungimento per i familiari di cittadini svizzeri e per i familiari di cittadini di Stati UE/AELS (Unione europea + Islanda, Norvegia e Liechtenstein) titolari di un permesso di soggiorno svizzero (L, B e C) e che quindi risiedono nella Confederazione.
Ma quali persone possono chiedere il ricongiungimento familiare? Per i cittadini UE/AELS è possibile farlo per il coniuge e per i figli minori di 21 anni o a carico. Inoltre i cittadini dell’UE/AELS e i loro coniugi possono farsi raggiungere da parenti in linea ascendente (genitori, nonni, ecc.) purché siano a carico. A quest’ultima regola fanno eccezione gli studenti. A questo punto è importante fare un’altra premessa: il ricongiungimento familiare implica un domicilio permanente in Svizzera, non significa fare visite o vacanze di famiglia in Svizzera. Restano dunque vietate le brevi visite anche a parenti stretti.
La domanda per il ricongiungimento va presentata all’autorità cantonale della migrazione del Cantone di domicilio del richiedente. Per entrare in Svizzera, i familiari che intendono raggiungere i loro congiunti devono disporre di un titolo di viaggio, nonché di un’assicurazione del permesso di soggiorno, anche se sono cittadini UE/AELS. Ai cittadini di Stati terzi occorre inoltre un visto.
Nella conferenza stampa odierna, Mario Gattiker, Segretario di Stato per le migrazioni, ha parlato degli allentamenti delle misure con i Paesi confinanti. A partire dalla mezzanotte, il regime ai confini tra la Svizzera, la Germania e l’Austria verrà progressivamente allentato. Le persone che hanno una relazione transfrontaliera, quelle che vogliono incontrare parenti o che hanno una seconda casa nell’altro Stato potranno passare i confini. Le persone che vorrano entrare nel Paese dovranno invece essere in possesso di un’autodichiarazione. Ci sarà invece ancora da aspettare per quanto riguarda l’Italia e la Francia con le quali i contatti sono in corso.
Allo stato attuale possono entrare in Svizzera le persone che:
Le persone in questione devono rendere credibile di soddisfare una delle condizioni elencate presentando le prove del caso al valico di frontiera.