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Pazienti Covid-19 ticinesi monitorati a distanza

3 Aprile 2020

Una startup specializzata in telemedicina permette di controllare lo stato di salute degli infetti non ospedalizzati

Un kit di monitoraggio e controllo a distanza che permette di valutare in tempo reale il decorso della malattia dei pazienti positivi al Covid-19 ma non ospedalizzati. È quanto ha messo in campo la startup HospitHome in collaborazione con il Cardiocentro Ticino, si legge in un comunicato della struttura. A collaborare al progetto tanti attori della salute, come la Federazione ticinese ambulanze (144), la Fondazione Ticino Cuore, la Clinica Luganese Moncucco e l’Ordine dei medici del Cantone.

Dai cardiopatici ai malati di Covid-19

“Il programma – spiegano gli operatori di HospitHome – parte dall’esperienza del Cardiocentro Ticino, che da circa 15 anni offre servizi di telemedicina ai pazienti cardiopatici con aritmie severe e portatori di defibrillatori, pazienti che vengono monitorati a distanza con controllo giornaliero e sistema automatico di allerta nel caso di variazione dei parametri elettrici vitali. Il risultato di questa esperienza ha portato ad una diminuzione dei controlli ambulatoriali e dei ricoveri non indispensabili. Ora si tratta di replicare questo modello al monitoraggio dei pazienti Covid-19, ovviamente con tutte le specificità del caso”.

I kit di controllo per 100 pazienti

Sulla base di un applicativo certificato Medical Device classe II A, al paziente viene fornito un kit di sorveglianza (di fatto, un tablet e un hub in grado di trasmettere real-time) grazie al quale i suoi parametri vitali – in particolare temperatura, saturazione di ossigeno e frequenza cardiaca (recenti studi hanno evidenziato come in caso di Covid-19 le complicanze cardiovascolari aumentano sensibilmente il rischio di mortalità) – vengono trasmessi in automatico almeno due volte al giorno alla centrale operativa HospitHome e ai medici di famiglia dei pazienti coinvolti nel programma (100, nella fase di avvio, ma la piattaforma è scalabile e già oggi in grado di gestire fino a mille pazienti).

Allarme e visita

“Nel caso di desaturazione dell’ossigeno, i pazienti vengono rapidamente visitati dal medico curante e/o ospedalizzati; verrano ricoverati soprattutto i pazienti che presentano una patologia polmonare che determina, con la polmonite interstiziale acuta, la prognosi severa dei pazienti e l’impiego elevato di apparecchiature e personale specializzato, risparmiando di conseguenza risorse finanziare elevate della comunità”, si legge nella nota.

Fonte: Ticinonews

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